Ecomuseo del vino
Il museo è ubicato nelle cantine dell’Asilo “Anna Caterina Selve”, fatto erigere in onore della madre dal commendatore Federico Selve a beneficio della popolazione di Donnas. L’elegante fabbricato, ultimato nel 1877, è a struttura geometica lineare formato da un unico corpo con altezze diverse e presenta all’esterno sagomature orrizontali che suggeriscono l’idea del bugnato. Le cantine presentano un bellissimo soffitto voltato in mattoni. Destinate inizialmente a deposito, i locali hanno ospitato dal 1971 al 1976 la sede delle Caves Cooperatives de Donnas e le botti del primo vino a Denominazione di Origine Controllata della Valle d’Aosta. Le cantine sono state ristutturate del 2003 dal Comune di Donnas per ospitare l’attuale museo realizzato nell’ambito dei progetti europei Leader + con la partecipazione della Comunita’ Montana Mont Rose e il supporto tecnico delle Caves Cooperatives de Donnas. museo del vinoLa viticoltura in Valle d’Aosta ha origini molto antiche, risalenti, secondo alcuni studiosi, al periodo preromano dei Salassi. è certo invece che nel periodo romano la coltivazione della vite ebbe una notevole importanza e il commercio costitui’ una sicura fonte di reddito per i viticoltori. Donnas gode in Valle d’Aosta di una situazione climatica molto favorevole alla coltivazione di piante tipicamente mediterranee quali mandorli, limoni, ulivi e naturalmente viti. I primi documenti riguardanti la viticoltura a Donnas risalgono al 1200. Inoltre Donnas è stata per secoli il centro piu’ importante della Basse Valle d’Aosta con sede di numerosi uffici pubblici, negozi, botteghe artigiane e ristoranti. Nel borgo, ricco di case gentilizie, si svolgevano notevoli scambi commerciali con le zone confinanti del Piemonte. La prima Denominazione di Origine Controllata ad un vino valdostano fu riconosciuta al DONNAS nel 1971 proprio in virtu’ delle sue tradizioni storiche e dell’importanza nell’economia locale. Il 1971 vede anche la costituzione della cantina “Caves Cooperatives de Donnas” che da allora non solo provvede alla produzione e commercializzazione del vino ma svolge anche un ruolo primario della valorizzazione del patrimonio viticolo, promuovendo interventi ed iniziative atti a migliorare le tecniche di coltivazione e ad superare le difficolta’ poste dal territorio in forte pendenza. museo del vinoGli oggetti e le attrezzature presenti nel Museo sono ancora oggi per la maggior parte di uso comune a Donnas. La loro origine si perde nel tempo, i nomi in patois, spesso non traducibili in italiano, evocano un passato in cui la coltivazione della vite era un’attivita’ diffusa e profondamente radicata nella cultura locale. Sono oggetti semplici, ma sapientemente realizzati da mani esperte e perfettamente idonei a svolgere, nella vigna o in cantina, la funzione loro assegnata.